Un’attività sportiva anche se non agonistica presuppone una sua corretta esecuzione: per questo già prima di dedicarsi allo sport preferito è opportuno sottoporsi a una visita medica al fine di effettuare un controllo del proprio organismo e delle sue capacità valutando lo sport ad esso più adatto o quanto meno da evitare.
Per i giovani la visita medica prima della attività sportiva può rappresentare l’occasione per una diagnosi precoce di eventuali malattie presenti e tra queste quelle andrologiche che, se diagnosticate e curate possono guarire senza alterazioni delle capacità sessuale e riproduttiva dell’individuo, evitando inoltre l’insorgenza di dubbi e timori che potrebbero ripercuotersi sulla psiche e quindi sulla vita sessuale.
La visita medica sportiva sostituisce cosi’ quella del servizio di leva non piu’ eseguita a 18 anni per l’abolizione del servizio militare obbligatorio.
Negli anni sessanta , periodo della contestazione e dell’impegno intellettuale, la cura esteriore del corpo era considerata valore decadente ed espressione di un conformismo rivolto alle cose futili. Una visione severa della realtà portava a focalizzare l’attenzione ai problemi sostanziali dell’esistenza che non potevano, secondo i seguaci di queste idee, riguardare la cura della propria persona.
Nonostante questa visione durante gli anni settanta del secolo scorso iniziò a diffondersi l’interesse alla cura del corpo che si affermò poi definitivamente negli anni ‘80 e ‘90.
Alcuni atleti furono piu’ di altri responsabili in positivo della diffusione del culto del corpo e di conseguenza del BENESSERE FISICO.
Tra tutti Arnold Schwarzenegger con il bodybuilding e Jean Fonda con l’aerobica.
Il ritorno al culto del corpo non deve essere giudicato con disprezzo anche secondo le moderne teorie sociologiche e sessuologiche. Si pensi ad esempio come molte terapie delle disfunzioni sessuali puntano sulla riscoperta e consapevolezza del proprio corpo : riscoperta che rende l’individuo disponibile ad una sessualità più matura poiché basata non solo sugli organi genitali ,ma anche sulle restanti parti del corpo e di quello della partner con miglioramento delle sensazioni che ne derivano ed una sessualità non incentrata esclusivamente sull’atto sessuale della penetrazione.
L’attuale esigenza di cura del corpo è del tutto solidale con le esigenze ambientalistiche e con una visione nuova della salute anche in termini di prevenzione delle malattie attraverso l’attività fisica e il contatto con la natura. Pertanto riappropriarsi del corpo, delle sue funzioni e della salute non nega necessariamente un impegno interiore: in altri termini curare il proprio corpo nella sua esteriorità non significa necessariamente essere” vuoti dentro”.
Nell’età meno giovane un abbinamento ben dosato di riposo ed esercizio fisico mantiene il corpo in forma: non esiste alcun motivo valido per cui non sia possibile svolgere attività fisica nell’età avanzata ricordandosi ,però, di non eccedere e di svolgerla in rapporto alle proprie condizioni di salute.
In conclusione sport e andrologia sono strettamente correlati e possono influenzarsi a vicenda come vedremo nei prossimi articoli in pubblicazione.