Alprostadil è stato il primo ed unico farmaco approvato nel 1986 per il trattamento intracavernoso della disfunzione erettile; è un analogo sintetico della prostaglandina endogena E1 (PGE1), appartiene agli acidi grassi ciclici naturali ed è presente nei vari tessuti e liquidi dei mammiferi.
È un vasodilatatore, inibisce l’aggregazione piastrinica, la secrezione gastrica e lo stimolo della muscolatura liscia intestinale uterina. Noto in commercio come Prostin VR fu inizialmente utilizzato per mantenere pervio il dotto arterioso di Botallo e, con il nome commerciale di Alprostar nella tromboangioite obliterante e nelle arteriopatie obliteranti di grado severo.
Alprostadil fu poi utilizzato sia come farmaco per lo studio della disfunzione erettile al posto della papaverina, sia come trattamento alternativo nei pazienti che non rispondevano alla stessa. Inizialmente la molecola veniva utilizzata previa diluizione con fisiologica da parte del medico o del farmacista della polvere di PGE1 disponible in flacone in vetro da 500 mcgr : questa concentrazione permetteva la possibilità di usufruire di una certa quantità di dosi (dipendeva dal dosaggio richiesto) ed il flacone con il farmaco poteva essere conservato in frigorifero una volta eseguita la diluizione.
A livello dei corpi cavernosi del pene l’Alprostadil interagisce con specifici recettori di membrana del tessuto cavernoso che stimolano l’adenilatociclasi e aumentano la concentrazione intracellulare di AMP ciclico promuovendo così il rilasciamento della muscolatura liscia delle trabecole dei corpi cavernosi del pene, la dilatazione delle arterie del corpo cavernoso e l’aumento del flusso arterioso.
Alprostadil causa inoltre una modulazione degli ioni Calcio ,con una riduzione della concentrazione di calcio libero attraverso specifici recettori a livello del tessuto erettile, determinando infine un rilassamento delle cellule muscolari lisce. Inibisce il rilascio di noradrenalina dai nervi simpatici ed esercita un effetto adrenergico.
Alprostadil e Prostin VR : flaconi che venivano diluiti per ottenere dosaggi efficaci per indurre l’erezione per via intracavernosa prima dell’avvento di Caverject e Viridal (Iconografia presente nel Museo Biblioteca della Sessualità e della Andrologia)
La molecola Alprostadil autorizzata specificatamente per la disfunzione erettile fu sintetizzata nei laboratori della casa farmaceutica Upjohn che successivamente entrò nel gruppo Pharmacia e Upjohn, successivamente acquisita dalla Pfizer nel 2004.
Furono immessi in commercio dosaggi del farmaco già predosati di 5, 10,20 microgrammi con i nomi commerciali di Caverject della Upjhon, poi Pfizer, con data di prima autorizzazione ministeriale 14 gennaio 1995 e Viridal della Schwarz con prima autorizzazione ministeriale del 9 dicembre 1999. Il Caverject e il Viridal sono disponibili in polvere in flacone da diluire con fiala di fisiologica, ma anche con siringa già preriempita , a dosaggi di 5, 10 e 20 micgr.
Alla luce della commercializzazione dell’aprostadil ed in una epoca fertile per la ricerca di farmaci adatti al trattamento del‘impotenza, NEL 1999 si evidenziava NEI TESTI DI ANDROLOGIA che „la terapia farmacologica intracavernosa e‘ attualmente il trattamento più efficace per la disfunzione erettile“ ma non limitata solo alla grave impotenza organica ma utilizzabile anche in pazienti con impotenza psicogena. Questi pazienti possono trarre giovamento dall’iniezione per iniziare successivamente a presentare erezioni spontaneee. In questi casi come pure nei pazienti con impotenza neurogena il terapista deve utilizzare la dose minima di farmaco ovvero partire con 1,5 micgr.
Come scritto nel libro“ Textbook of Erectile Dysfunction“ di C.Carson, R.Kirby e I.Goldstein edito dalla Isis Medical Media „ edito nel 1999 „ Lo scopo futuro della ricerca sull‘impotenza è quello di migliorare la terapia farmacologica con una sostanza ideale che dia elevate percentuali di successo e basse percentuali di complicanze e che possa essere somministrata in maniera semplice; deve essere ancora trovata al momento la prostaglandina che può essere considerata la sostanza più efficace eventualmente in combinazione con la fentolamina e VIP.
Si spera che le nuove prospettive future ancora in fase di studio come la somministrazione intrauretrale di prostaglandina e la terapia orale con sildenafil e apomorfina possano risultare sostanze ideali per il trattamento della disfunzione erettile. Questo potrà significare un metodo di facile applicazione per i pazienti e con minori effetti collaterali e che assicurano la detumescenza dopo l‘eiaculazione. Questo sarà lo scopo principale della ricerca futura sull‘ impotenza“.