Genitali Maschili

Il pene

E’  diviso in tre regioni: regione prossimale costituita dalle crura o radici peniene, regione intermedia chiamata corpo od asta peniena e la regione distale chiamata glande.

Dalla raccolta Tavole Anatomiche 1978: Pene e uretra

Le crura   o radici peniene sono accolte  nella loggia perineale superficiale in sede infrapubica;  costituiscono la porzione iniziale dei corpi cavernosi del pene.

Il corpo o asta peniena è costituito da due cilindri di tessuto erettile cavernoso chiamati         corpi cavernosi del pene  tra loro paralleli e adesi nella loro porzione  mediale :  tra i due corpi cavernosi è alloggiato il corpo spongioso dell’uretra.

Il glande è anatomicamente distinto dai corpi cavernosi e rappresenta la continuazione strutturale del corpo spongioso dell’uretra, dunque appartiene all’uretra e non ai corpi cavernosi.

Il corpo spongioso dell’uretra è una formazione  cilindrica molto più sottile dei corpi cavernosi dei quali però ne eguaglia la lunghezza.

Inizia con   un rigonfiamento chiamato  bulbo dell’uretra,  procede in avanti adattandosi al solco formato inferiormente dall’accollarsi dei due corpi cavernosi del pene  e termina nella parte distale  con il corpo cavernoso del glande.

Lingam in saligrama (conchiglie marine fossilizzate raccolte nel fiume  Gandaki in Nepal) .
Il lingame’ presente in molte case del Nepal  a protezione della Fertilità ,della Potenza Sessuale  e  per buoni auspici in generale.
Si ritornerà a parlare , durante la visita al museo, della credenza della  funzione protettrice del pene presente  sin dalla antichità in numerose culture.

Come viene detto nel capitolo sull’apparato genitale femminile il clitoride è simile al pene.    E’ un organo erettile piccolo e cilindrico situato al margine inferiore della sinfisi pubica, composto da due radici cavernose  , un corpo e un glande ,tanto da considerarlo da parte di alcuni un piccolo pene.  Le radici sono inserite a livello dei rami ischio-pubici,e si uniscono a formare il corpo del clitoride che termina con il glande a forma di ghianda. Corpo del clitoride e glande  sono costituiti da tessuto cavernoso erettile proprio come i corpi cavernosi del pene.

Il clitoride è ricoperto dal prepuzio  come il pene, termina fra le due pieghe formate dalla biforcazione delle piccole labbra ed esternamente è visibile solo il glande . Il glande contrariamente a quello dell’uomo non è parte dell’uretra.

Dalla raccolta Tavole Anatomiche 1978: struttura del pene in sezione trasversale



Le strutture interne del
pene sono avvolte da fasce connettivali: la tunica albuginea che avvolge ciascun corpo cavernoso, la fascia di Buck  che avvolge i due corpi cavernosi ed il corpo spongioso dell’uretra e gli involucri del pene che procedendo dalla profondità alla superficie sono lo strato sottodartoico, il dartos e la cute .

Tra queste fasce decorrono i vasi venosi (vene dorsale e  laterali superficiali e vena dorsale profonda),  i vasi arteriosi ( arterie dorsali destra e sinistra) ed i fasci nervosi :le arterie dorsali , la vena profonda e i fasci nervosi  costituiscono nell’insieme il fascio vascolo nervoso del pene.

Ciascun corpo cavernoso è attraversato dalla arteria cavernosa che si dirama a costituire i sinusoidi dei corpi cavernosi a loro volta costituiti anche da porzioni venose che confluiscono nelle vene circonflesse  che a loro volta confluiscono nella vena dorsale profonda.

Le arterie cavernose e dorsali provengono dalla arteria pudenda interna ramo della arteria iliaca interna o ipogastrica.

Le vene dorsali superficiali confluiscono nelle vene pudende esterne che a loro volta confluiscono nelle vene femorali.

La vena dorsale profonda che drena anche il glande si divide in due rami che si gettano nel plesso venoso del Santorini , un insieme di vene in stretto contatto con la prostata.

Dalle Tavole Anatomiche 1978: corpi cavernosi in sezione trasversale.

Ciascun corpo cavernoso è costituito da un insieme  di cellette simili alle cavità di una spugna,  chiamate sinusoidi; sono strutture  vascolari artero-venose più ampie nella porzione centrale e di dimensioni più ridotte perifericamente, cioè a contatto con la tunica albuginea : il corpo cavernoso ha quindi  l’aspetto di una spugna.

Allo stato di flaccidità il sangue arterioso proveniente dalla arteria cavernosa diffonde lentamente dai sinusoidi centrali verso quelli più periferici .

Con l’eccitamento sessuale inizia  l’ erezione grazie al  flusso ematico che aumenta e diventa molto più rapido, tanto a carico dei sinusoidi centrali che periferici; i sinusoidi aumentano in volume così come il pene grazie alla tunica albuginea che si distende permettendo al sangue arterioso di affluire ed al pene di assumere  turgore .

Continuando l’aumento di volume del pene la tunica albuginea si continua a distendere sino ad un massimo e a questo punto agisce da contenimento all’espansione dei corpi cavernosi e ,chiudendo le vene circonflesse che la attraversano , impedisce il deflusso del sangue venoso: in questo modo si passa dallo stato di turgore penieno a quello di rigidità.

LA PROSTATA

E’ una ghiandola impari e mediana, situata nella piccola pelvi tra la base della vescica ed il trigono urogenitale, dietro la sinfisi pubica e davanti all’ampolla rettale.

E’ attraversata a pieno spessore dalla prima porzione dell’uretra detta uretra prostatica  nella quale riversa durante l’eiaculazione il proprio secreto tramite numerosi dotti escretori

Dalle Tavole Anatomiche 1978: in alto prostata con uretra in evidenza .
In basso prostata   nel bacino .

La prostata ha la forma di una castagna, piccola nel bambino, alla pubertà comincia ad accrescersi rapidamente raggiungendo in media verso 20-25 anni i 3 cm di altezza, 4 cm di larghezza e 2,5 di spessore.  Pesa in media 20 gr.

 E’ costituita per il  30% da tessuto  fibromuscolare e per il 70%  da tessuto ghiandolare rappresentato da circa trenta ghiandole tubuloalveolari ramificate, ciascuna delle quali si apre mediante un proprio condotto  nell’uretra prostatica, prevalentemente in corrispondenza della parete posteriore, ai lati del collicolo seminale o veru montanum.

La prostata ha varie funzioni : produzione di gran parte del liquido seminale e delle  sostanze nutritive per gli spermatozoi , produzione di  sostanze che creano condizioni vaginali favorevoli per la fecondazione, protezioni dalla infezioni di vescica e  uretra, controllo del flusso urinario.

IL TESTICOLO

E’ la a ghiandola   seminale  maschile.

In numero di due i testicoli  sono posti  nello scroto, hanno la forma ovoidale simile ad un  uovo e presentano un polo superiore, un polo inferiore, un margine anteriore ed uno posteriore, una faccia laterale ed una mediale.

I testicoli hanno in media una lunghezza di 40 mm, una larghezza di 20 mm e uno spessore di 30 mm.

Dalla raccolta Tavole Anatomiche 1978; i due testicoli accolti nello scroto.
Museo e Biblioteca della Sessualità e della Andrologia: Orchidometro di Prader .E’ una sorta di rosario costituito da 12 palline variabili in volume da 1  a 25mm. Viene usato per la misurazione del volume testicolare e,in particolare in pediatria,  per  controllare nel tempo la crescita testicolare in  modo semplice e rapido. Con l’arrivo  della ecografia testicolare   viene spesso sostituito dalla misurazione ecografica, specie nell’adulto, misurando con la sonda ecografica  i testicoli nelle loro tre misure:  longitudinale, trasversale e obbliqua.

I testicoli sono formati da 200 – 300 lobuli a forma di cono, ognuno dei quali contiene uno o piu’ tubuli seminiferi , piccoli canali attorcigliati su se stessi . Nello spessore di  ciascun tubulo seminifero sono presenti gli spermatozoi nelle loro fasi di maturazione. A ciascun lobulo fa seguito un tubulo retto nel quale convergono i tubuli seminiferi del lobulo.

tutti i tubuli retti si intrecciano convergendo tra loro a formare una sorta di rete,la rete testis.

Dalla rete testis originano  i condotti deferenti che si riuniscono in un canale comune detto canale dell’epididimo.

Dalla raccolta Tavole Anatomiche 1978: Struttura del testicolo, epididmo e inizio del condotto deferente.
Testicolo bovino  sezionato longitudinalmente e conservato  in formalina presso il museo. Si nota il parenchima testicolare: solo al microscopio e possibile osservare i tubuli seminiferi. L’aspetto è molto simile al testicolo umano.
Testicolo di bovino  conservato  in formalina presso il museo:viene evidenziato il funicolo spermatico.

La  funzione del testicolo è duplice : Funzione Endocrina con  produzione di ormoni a mezzo delle cellule di Leydig che producono testosterone e Funzione Esocrina con  produzione  di  spermatozoi sostenuta dal parenchima testicolare  costituito dai tubuli seminiferi.

Lo scroto  si trova sotto il pene e la sinfisi pubica ed e’ composto da cute, dartos che costituisce in buona parte il grasso superficiale , la fascia spermatica esterna, i fasci del muscolo cremastere , la fascia spermatica interna e la Tunica vaginale ( rivestimento  interno di peritoneo parietale)

La vascolarizzazione arterioso  del testicolo è costituita dalle Arteria testicolare,  Arteria deferenziale e Arteria funicolare mentre la vascolarizzazione venosa è formata dalle  Vene testicolari o spermatiche  che decorrono nel funicolo spermatico.

La maturazione del testicolo inizia  durante il periodo neonatale

La struttura dei testicoli è formata da numerosi cordoni di cellule detti tubuli seminiferi all’interno dei quali avviene la maturazione degli spermatozoi..

Infatti  alla pubertà sotto l‘influenza del testosterone inizia la maturazione  delle cellule seminali  all’interno dei tubuli seminiferi : i  testicoli si ingrandiscono rapidamente a causa della crescita dei tubuli seminiferi  e la   spermatogenesi completa  arriva all’età di 16 anni con formazione degli spermatozoi.

La parete di ciascun tubulo seminifero è costituito da  una membrana basale dove sono presenti le cellule di Sertoli  la cui funzione è di  supporto nutrizionale e strutturale agli spermatozoi con secrezione di fruttosio,ferro ed altre sostanze per il   nutrimento e la mobilità degli spermatozoi.

I tubuli seminiferi sono tra loro separati da tessuto connettivo che contiene  le cellule interstiziali di Leydig responsabili della produzione di testosterone.

Una volta formati gli spermatozoi si distaccano dalle cellule del Sertoli e cadendo nel lume dei tubuli si muovono nelle vie escretrici.

Tubulo seminifero osservato al microscopio (Dalla iconografia presente nel Museo-Biblioteca) . Procedendo dalla periferia al centro sono presenti le cellule seminali nelle varie fasi di maturazione:  dalle cellule meno mature piu’ all’esterno  chiamate   spermatogoni ,  si procede verso l’interno osservando gli spermatociti primari e secondari, spermatidi e infine spermatozoi che vengono immessi nel lume del tubulo per essere espulsi  a costituire il liquido seminale.



Si racconta (verità?, leggenda?), che nel giugno del 1800,  subito prima della battaglia di Marengo( 14 giugno 1800), Napoleone Bonaparte passa in rassegna le truppe dal balcone del Palazzo Dattili della Torre , in via Emilia 166 a Voghera.Le divise attillate mettono in evidenza  i testicoli dei soldati.  Napoleone da un ordine:” Le deux a gauche “ ovvero” i due testicoli spostati tutti a sinistra”.
Da quella frase rimodellata in modo maccheronico  deriva in dialetto Vogherese” er diè d’August al la festa di cujon” ovvero la festa dell’uomo del 2  agosto. Viene   contrapposta alla festa della donna dell’8 maggio.

Palazzo Dattili della Torre in Voghera, con il balcone teatro dalla narrazione.
 
Dalla raccolta CURIOSITÀ E DICERIE SUI TESTICOLI  presente nel Museo-Biblioteca

L’EPIDIDIMO

E’ una formazione allungata collocata sul margine postero superiore del testicolo; seguendo il margine postero-superiore ricade sulla faccia laterale del testicolo.

Ha una lunghezza di 5 cm, larghezza di circa 12 mm, spessore di circa 5 mm In realtà è’ lungo circa 7 metri ma è piccolo perchè aggrovigliato su se stesso .

La testa è situata al polo superiore del testicolo, il corpo si trova sulla faccia posteriore, la coda è attaccata all’estremita’ inferiore.

Nell’epididimo vengono prodotte sostanze nutritive per gli spermatozoi:  Carnitina, Lipidi e Proteine.

Dalla raccolta Tavole Anatomiche 1978: Struttura del testicolo, epididimo e inizio del condotto deferente.

Il CONDOTTO DEFERENTE

Fa seguito alla coda dell’epididimo, abbandona il sacco scrotale,attraversa la parete addominale lungo il canale inguinale, decorre nel corrispondente lato della vescica per andare a sboccare nell’uretra dopo essersi unito alla corrispondente vescichetta seminale del proprio lato a formare il condotto eiaculatore .

Dalla raccolta Tavole Anatomiche 1978 : il condotto deferente entra nella cavità addominale attraverso l’anello inguinale esterno.
Dalla raccolta Tavole Anatomiche 1978: vescica, vescicole seminali ,prostata e condotti deferenti visti dalla porzione posteriore.

I condotti eiaculatori  sboccano nell’uretra prostatica  a livello del collicolo seminale o utricolo prostatico

Le ghiandole di Cooper  sono poste ai lati dell’uretra membranosa : producono un secreto mucoso e sboccano nell’uretra bulbare

 
Dalle Tavole Anatomiche 1978:  prostata con uretra, in evidenza collicolo seminale e utricolo prostatico.

Epididimo, condotto deferente  e vescichette seminali costituiscono le vie seminali o spermatiche deputate al transito degli spermatozoi dal loro luogo di produzione(testicoli) al canale da cui verranno emessi all’esterno(uretra)  oltre che a produrre le sostanze componenti il liquido seminale  o  eiaculato o  sperma   che risulta costituito da una miscela di componenti di diversa provenienza : spermatozoi provenienti dai testicoli  e quota liquida contenente le sostanze nutritive provenienti da epididimo, condotto deferente,vescicole seminali, prostata, ghiandole di Cooper.

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