Sport e attività sessuale maschile: PREMESSA

Un’attività sportiva anche se non agonistica presuppone una sua corretta esecuzione: per questo già prima di dedicarsi allo sport preferito è opportuno sottoporsi a una visita medica al fine di effettuare un controllo del proprio organismo e delle sue capacità valutando lo sport ad esso più adatto o quanto meno da evitare.

Pallone originale del Manchester United  anno  2003, firmato dai giocatori che allora componevano una delle squadre piu’ blasonate al  mondo: tra loro anche il giovane Cristiano Ronaldo appena arrivato ed il mitico allenatore Sir Alex Fergusson.

Per i giovani la visita medica prima della attività sportiva può rappresentare l’occasione per una diagnosi precoce di eventuali malattie presenti e tra queste quelle andrologiche che, se diagnosticate e curate possono  guarire senza alterazioni delle capacità sessuale e riproduttiva dell’individuo,  evitando inoltre l’insorgenza di dubbi e timori che potrebbero ripercuotersi sulla psiche e quindi sulla vita sessuale.
La visita medica sportiva sostituisce cosi’ quella del servizio di leva non piu’ eseguita a 18 anni per l’abolizione del servizio militare obbligatorio.

Libro inerente  articoli scientifici sulla prevenzione in andrologia pubblicato dalla Società Italiana di Andrologia che da circa 50 anni è in prima linea sull’educare alla prevenzione ,specie tra i giovani.
Non è presente l’anno di pubblicazione ma dalla revisione della bibliografia i riferimenti piu’ recenti citati risalgono al 2004, pertanto  la sua pubblicazione non può essere antecedente a tale anno.

Negli anni sessanta , periodo della contestazione e dell’impegno intellettuale, la cura esteriore  del corpo era considerata valore decadente ed espressione di un conformismo rivolto alle cose futili. Una visione severa della realtà portava a focalizzare l’attenzione ai problemi sostanziali dell’esistenza che non potevano, secondo i seguaci di queste idee, riguardare la cura della propria persona.

Libro fotografico sui Beatles realizzato nel 1968 ,edizione 2010, dal quale è tratta la foto a destra : grandi artisti  con  fisici esili

Nonostante questa visione durante gli anni settanta del secolo scorso  iniziò  a  diffondersi  l’interesse alla cura del corpo che si affermò poi  definitivamente negli anni ‘80 e ‘90.
 Alcuni atleti furono piu’ di altri responsabili in positivo  della diffusione del culto del corpo   e di conseguenza  del BENESSERE FISICO.
Tra tutti Arnold Schwarzenegger con il bodybuilding  e Jean Fonda con l’aerobica.

In alto a  sinistra il libro di Arnold Schwarzenegger da dove è tratta la foto a destra  con la didascalia dove Arnold afferma :”un giorno di novembre camminai per il centro di Monaco col costume da gara per pubblicizzare il bodybuilding  e attrarre clienti  nella mia palestra “. Questo avveniva nel 1967 dopo la conquista in quell’anno del suo primo titolo di Mister Universo a Londra.

Il ritorno al culto del corpo non deve essere giudicato con disprezzo anche secondo le moderne teorie sociologiche e sessuologiche. Si pensi ad esempio come molte terapie  delle disfunzioni sessuali puntano sulla riscoperta e consapevolezza   del proprio corpo : riscoperta  che rende l’individuo disponibile ad una sessualità più matura poiché basata non solo sugli organi genitali ,ma anche sulle restanti parti del corpo e di quello della partner con  miglioramento delle sensazioni che ne derivano  ed una sessualità non incentrata esclusivamente sull’atto sessuale della penetrazione.

Libro di H.S. Kaplan    “Manuale illustrato di terapia sessuale ( pubblicato nel 1975) .Kaplan negli anni 70 del secolo scorso riprendendo gli studi  di Master e Johns introdusse la psicoterapia sessuale comportamentale breve per la cura delle disfunzioni sessuali : si basa  sulla scoperta reciproca  dei punti sensibili  del corpo da parte dei due partner, punti che se adeguatamente  stimolati provocano piacere erotico e riducono o annullano l’ansia da prestazione.

L’attuale esigenza di cura del corpo è  del tutto solidale con le esigenze ambientalistiche e con una visione nuova della salute anche in termini di prevenzione delle malattie attraverso l’attività fisica e il contatto con la natura. Pertanto riappropriarsi del corpo, delle sue funzioni e della salute non nega necessariamente  un impegno  interiore:  in altri termini curare il proprio corpo nella sua esteriorità non significa necessariamente essere” vuoti dentro”.

Nell’età meno giovane un abbinamento ben dosato di riposo ed esercizio fisico mantiene il corpo in forma: non esiste alcun motivo valido per cui non sia possibile svolgere attività fisica nell’età avanzata ricordandosi ,però, di non eccedere e di svolgerla in rapporto alle proprie condizioni di salute.

Già alla fine del  secondo millennio l’attività fisica in età meno giovane è  argomento di interesse  anche di una nuova branca della medicina , quella antiaging.

In conclusione sport e andrologia sono strettamente correlati e  possono influenzarsi a vicenda come vedremo nei prossimi articoli in pubblicazione.

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